Proposte varie:
I giuramenti sul Ferro si fanno sugli imperscrutabili pilastri di metallo si stagliano all’orizzonte (che mi sembra l’unico punto abbastanza deciso).
Se dobbiamo decidere i Primevi
Proposta 1: sono fate. Nel senso delle creature femminili dotate di poteri magici. Gentili e delicate in apparenza ma abbiamo già avuto modo di vedere cosa succede se si arrabbiano davvero. È per questo che abbiamo dubbi su cosa potrebbe succedere se un giorno non ci vorranno più tra i piedi… (i Primevi dominano)
Proposta 2: usiamo l’intero Piccolo Popolo che a dispetto del nome, esistono anche creature gigantesche. Va bene sia per i Primevi dominano che per isolati
Proposta 3: draghi. Sono sempre verdi e (se non ci si fossilizza sugli stereotipi d&d-eschi) possono anche anche vari: pericolosi, amichevoli, indifferenti, eccetera. Vere e proprie forze della natura in ogni caso (i Primevi sono isolati).
Per la magia, mi è venuta l’idea che i Primevi la usano come fosse respirare mentre agli umani è esclusa, tranne qualcuno che ha avuto accesso ad essa in modi poco convincenti per la gente comune. Anche se usata con le migliori intenzioni, la magia risulterà sempre pericolosa. Questo permetterebbe anche di mettere qualche mistero su quelle colonne su cui la gente giura e che non sa che non sta facendo altro che favori ai Primevi…
Come difese io continuo ad appoggiarmi ai Custodi: se il nostro gruppo è formato da Custodi, abbiamo già un obbiettivo e la possibilità di muoversi per il mondo. Se invece si opta per l’isolato, il gruppo di fatto non ha motivi per muoversi fuori dalla propria cittadina (sì, si possono trovare scuse).
Le bestie sono invece onnipresenti. Che siano ai confini dei villaggi o semplicemente tra un villaggio ed un altro, secondo me è interessante porre che ogni viaggio è pericoloso (e questo fa il paio coi Custodi).
Per quanto riguarda il tono generale, io in genere, come già detto, sono per le ambientazioni solari, dove il gruppo sono eroi (più o meno volontari) ma le cui azioni contano qualcosa e non siano banali palliativi. Come si evince dalle righe, in genere mi piacciono i personaggi eroici (anche involontari) che hanno pesante influenza su tutto quello che succede. Con eroici intendo personaggi che hanno a cuore la sorte della gente e non che venderebbero loro madre per un nichelino… Questo non significa che devono essere tutti “cavalieri lucenti”: anche Ian Solo è un eroe…
Per quanto riguarda le descrizioni che dovranno essere inserite, io userei autocensura per quelle più forti: non c’è bisogno di descrivere come una spada ti sbudella, per intendersi. Ho notato, inoltre, che a volte far intuire anziché far vedere ha un effetto ancora più dirompente senza andar ad intaccare quella sottile linea che se superata, ti fa rifiutare la scena.
Se c’è altro, lo aggiungo.
Ciao