Questo a me non dà alcun fastidio. Io sono abituato a vedere la struttura meccanica sottostante la fiction. Certo, quando posso scelgo qualcosa che “suoni bene” con la fiction stessa, ma a volte ragionare un po’ fuori dal causa-effetto è carino (soprattutto quando giochi i PbtA). Mi spiego: nel classico D&D, se un PG si sta arrampicando, e fallisce, la conseguenza (ogni santa volta) è che cade, e subisce X danni dalla caduta.
In un PbtA, io Master guardo le mie mosse, e mi si apre un mondo. Potrei dire che cade, ma lo zaino attutusce la caduta: buona parte del suo equip va in frantumi, ma lui non subisce danni. Potrei dire che scivola e ruzzola, per centinaia di metri, fino a ritrovarsi su uno stretto argine sottostante, troppo lontano perché possa riunirsi con facilità con gli altri; ma lì accanto a lui c’è una grotta… forse un passaggio ascendente lo ricongiungerà?
O potrei dire che una bestia enorme emette un forte ruggio, in lontanza, perchè ha notato il nuvolone di polvere.
O potrei andare un po’ più gonzo, e dire che un’amorevole creatura eterea sorta dalle rocce lo afferra con una mano magica. Sembra amichevole, ma le sue parole altezzose fanno ben presto capire che ci sarà un prezzo da pagare, per quell’aiuto (in)desiderato.
Ecco, tutto questo per dire che molti di quei dettagli sono sicuramente stati introdotti dal nulla: non stravolgo nulla di fondamentale rispetto a quanto il gruppo già sapeva, ma di certo ho il potere di introdurre nuovi elementi interessanti, in risposta a quel 6-.
Porta lo stesso discorso per la creazione della Complicazione in BitD. Non ci vedo niente di male ad introdurre elementi sconosciuti, o nuovi di zecca, anche non direttamente collegati all’azione intrapresa dal PG. Complicazione è solo la mia moneta come Master. Come questa moneta si palesa in fiction, è relativamente meno importante.
Va bene dimostrare che sono capaci, e professionali, ma in ogni media legato alle bande, prendi Leverage o Ocean11, le complicazioni saltano fuori di continuo. E sono spesso elementi imprevisti (o completamente nuovi, come una nemesi che si presenta a metà del colpo, per mettere i bastoni fra le ruote al gruppo). Non ci vedo nulla di male. Senza contare che i PG hanno, come giustamente hai fatto notare, la potente (e totalmente tematica) arma del Flashback.
Nell’esempio della nuova guardia che arriva, potrebbe essere perfino un PG (o un loro alleato). Paghi un piccolo Stress, e quando arriva non deve far altro che dire, divertita “Uellà, ti si sente in ogni stanza! Cerca di fare meno casino, io continuo in giro di ronda!” Epico.
Vogliamo parlare di regole che non hanno alcuna attinenza con la fiction? Quella che mi fa davvero storcere il naso, e che devo accettare come meccanica eterea (perché ho capito che dire metagame non ha senso, in questo contesto) è Resistere alle Conseguenze. Io Master ho deciso che sta arrivando una guardia extra: al giocatore la conseguenza non piace. Può sempre tirare, per ridurla o (come in questo caso, direi) cancellarla.
Siccome il Resistere alle Conseguenze è una sorta di riavvolgimento del tempo, non mi resta che narrare che una guardia (probabilmente lì fuori dal suo orario di lavoro, magari perché era rimasta a far compagnia all’amico, e quindi non avrebbe dovuto esserci), dal piano di sotto urla “Ohi, è tardi, io vado a casa… salutami gli altri quando finisci il turno!”, senza sforzarsi di salire le scale e venire a vedere cos’era quel tump sentito poco prima.
Qui si che il Master deve fare voli pindarici, per trovare una giustificazione in fiction a quel tiro. O in alternativa, meno elegante a mio parere, tornare indietro nel tempo e cancellare totalmente, senza lasciare alcuno strascico nemmeno di colore, quella Conseguenza iniziale.